Manifesto Futurista

“Agli artisti giovani d’Italia!”

“Il grido di ribellione che noi lanciamo, associando i nostri ideali a quelli di poeti futuristi, non parte da una chiesuola estetica, ma esprime il violento desiderio che ribolle oggi nelle vene di ogni artista creatore. […] Compagni! noi vi dichiariamo che il trionfante progresso delle scienze ha determinato nell’umanità mutamenti tanto profondi da scavare un abisso fra i docili schiavi del passato e noi liberi, noi sicuri della radiosa magnificenza del futuro. […] Come i nostri antenati trassero materia d’arte dall’atmosfera religiosa che incombeva sulle anime loro, così noi dobbiamo ispirarci ai tangibili miracoli della vita contemporanea, alla ferrea rete di velocità che avvolge la terra, ai transatlantici, alla dreadnought (terrore zero), ai voli meravigliosi che solcano i cieli, alle audacie tenebrose dei navigatori subacquei, alla lotta spasmodica per la conquista dell’ignoto. […]”

Ed ecco le nostre conclusioni: con questa entusiastica adesione al futurismo, noi vogliamo:

1 Distruggere il culto del passato, l’ossessione dell’antico, il pedantismo e il formalismo accademico.

2 Disprezzare profondamente ogni forma d’imitazione .

3 Esaltare ogni forma di originalità, anche se temeraria, anche se violentissima.

4 Trarre coraggio ed orgoglio dalla facile traccia di pazzia con cui si sferzano e si imbavagliano gli innovatori.

5 Considerare i critici d’arte come inutili e dannosi.

6 Ribellarci contro la tirannia delle parole: armonia e buon gusto, espressioni troppo elastiche, con le quali si potrebbe facilmente demolire l’opera di Rembrandt, quella di Goya e quella di Rodin.

7 Spazzare via dal campo ideale dell’arte tutti i motivi, tutti i soggetti già sfruttati.

8 Rendere e magnificare la vita odierna, incessantemente e tumultuosamente trasformata dalla scienza vittoriosa.